Si è parlato tantissimo nel corso degli ultimi anni della ‘morte delle agenzie di viaggio’ come di un dato di fatto da prendere ed accettare. Causa il proliferare di travel blogs ed agenzie automatizzate, la figura del travel consultant è stata infatti spesso considerata in stato terminale. In realtà, il fenomeno a cui si é assistito a livello economico è piuttosto l’ingrandimento di grandi catene tramite acquisizione delle più piccole: il brand australiano Flight Centre, ad esempio, ha recentemente espanso il suo raggio d’azione all’Europa grazie all’acquisizione di e-Dreams, famosisima agenzia di viaggi virtuale. Ma l’industria, nel complesso, sembra godere di ottima saluta.
Lavorare come agente di viaggio in Australia
Si è poi parlato dell’avvento del covid-19 a significare la parola ‘fine’ sulla categoria dei travel agents, ma anche questo allarme non sembra essere poi davvero preoccupante per un’industria tra le più longeve della storia moderna, che, se vogliamo ricordarlo, vede la sua genesi a partire dall’apertura della prima agenzia di viaggi a metá del 1700 e sopravvive a periodi catastrofici come la grande depressione, i conflitti mondiali e le crisi finanziarie globali. Al contrario, più di quanto si pensi, il ruolo di un consulente esperto in rotte, percorsi e sicurezza é oggi ritenuto un valore aggiunto rispetto all’alternativa ‘fai da te’ sulla base di informazioni pubblicate su un blog, dotate di tanta persuasione e bassa attendibilità e di agenzie virtuali che possono rivelarsi efficienti nel collezionare pagamenti ed irreperibili nella maggior parte del resto dell’esperienza.
Il travel consultant di successo oggi è con tutta probabilità un individuo che ha abbracciato i valori dell’intrapreneurship, ossia la volontà di proporsi come un’ ‘business nel business‘ dotato del proprio bagaglio di conoscenze, esperienze, network di clienti e canali di visibilità. Seppur spesso non considerato necessario, il titolo formativo al contrario conferisce autorevolezza non solo in termini di credibilità in sede di colloquio, ma in particolar modo per coloro che si propongono come independent travel consultants e vogliono mostrare alla propria clientela di non essersi improvvisati. Inutile aggiungere che le lingue risultano di considerevole aiuto.
Titolo: Certificate III / Diploma of Travel & Tourism
Skill Level: 2 o 3
Professione: 451612 TRAVEL CONSULTANT
Programma del corso:
https://training.gov.au/TrainingComponentFiles/SIT/SIT30116_R2.pdf (Certificate)
https://training.gov.au/TrainingComponentFiles/SIT12/SIT50112_R3.pdf (Diploma)
Descrizione: la scelta di studio a livello 3 (certificati) o 2 presenta differenze abbastanza nette. Il Certificate III in Tourism & Travel è ricco di aspetti operativi, presso alcuni istituti anche molto pratici come la conduzione di tour guides ed operazioni di rifornimento. Ad ogni modo dei due titoli è quello con i contenuti geografici maggiori. Il Diploma invece eleva il titolo a qualifica di tipo manageriale ed ogni istituto può offrire una specializzazione differente (turismo internazionale, turismo commerciale, guide turistiche, eventi, b2b, infopoint). L’acquisizione di un Diploma o Advanced Diploma è un segnale forte al mercato del lavoro ma preparatevi tanto a godervi le materie suggestive quanto a sorbirvi quelle dedicate alla metodologia.