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Riconoscimento, conversione e traduzione di Lauree e titoli di studio non Australiani: una panoramica

In questo articolo ti spiegheremo nel dettaglio come funziona il riconoscimento della laurea in Australia; come ottenerlo e come utilizzare la tua laurea triennale o magistrale per lavorare e migrare in Australia.

Una volta maturata la consapevolezza di volersi trasferire in Australia, capita spesso di iniziare una ricerca sul web ed imbattersi in articoli o pagine governative che parlano di ‘requisiti educativi per i visti sponsor’, ‘qualifiche come condizioni per ottenere uno skills assessment’ o ‘esperienze lavorative post-qualifica’. Diventa quindi chiaro che una qualifica ottenuta in Italia o altrove può in molti casi avere un valore ed essere utilizzabile. È proprio cosí: le qualifiche educative assumono un ruolo centrale in Australia sia per quanto riguarda la ricerca di un lavoro specializzato che nel poter soddisfare requisiti d’entrata a corsi universitari ma soprattutto per l’ottenimento di visti permanenti.

Riconoscimento laurea scienze infermieristiche o ingegneria in Australia

Quello che risulta complicato e comprendere il valore che un titolo di studio ottenuto in un ordinamento estero assume quando si cerca di utilizzarlo in quello Australiano. È comunissimo per noi infatti ricevere emails in cui ci si chiede assistenza nel farsi riconoscere una particolare laurea Italiana come quella infermeristica, per citare un esempio, o quella delle facoltà di ingegneria o di scienze politiche.

Perché far riconoscere la tua laurea in Australia?

È importante fare una prima precisazione che giustifica lo smarrimento che si può provare a riguardo: non c’è una risposta semplice ed univoca. È necessario innanzitutto e rispondersi ad alcune domande preliminari:
  • Qual è l’obiettivo che abbiamo associato al riconoscimento?
  • Da chi vogliamo precisamente che la Laurea sia riconosciuta?
  • Per l’obiettivo che abbiamo, è più indicato il riconoscimento (della professione), la conversione del titolo o la traduzione del certificato di  Laurea (no, i tre termini non sono sinonimi). Definizioni (in ordine di semplicità):

Traduzione della laurea italiana:

Si tratta della semplicissima trasposizione dei contenuti del certificato di Laurea in lingua inglese. Dunque della traduzione del titolo di studio in senso letterale.
Ha senso tenere a mente che i Diplomi di Maturità sono quasi completamente rilasciati in varie lingue e che le Università italiane rilasciano gratuitamente un documento, detto Diploma Supplement, che riporta in inglese i contenuti della Laurea e fornisce informazioni volte a facilitare il confronto con altri titoli stranieri. Qualora non fossero disponibili questi documenti ufficiali in lingua, in Australia vengono accettate le traduzioni con certificazione NAATI.

Conversione del solo titolo educativo:

Si tratta di un riconoscimento ufficiale da parte un ente autorevole (Assessing Authority) del solo titolo di studio in isolamento da eventuali esperienze lavorative pregresse o successive. Probabilmente vi soprenderà: non solo questa opzione è la più rara ma non è neanche sempre possibile e nel resto dell’articolo vedremo con precisione il perchè. In questo caso, l’ente analizza la Laurea estera e la confronta con il titolo di riferimento analogo in Australia e provvede a fornire al titolato una percentuale di similarità. L’assessing Authority VETASSESS, ad esempio, è in grado di offrire questo servizio per le lauree che qualificano come financial advisers o per gli psicologi che hanno bisogno di una valutazione esterna della Laurea da parte di un ente di riconoscimento che ha competenze per valutare l’esperienza lavorativa ma non i titoli di studio.

Riconoscimento (della professione):

Come si può notare dall’uso intenzionale delle parentesi, questo processo è ben diverso in quanto non si basa solamente sul titolo di studio, ma soprattutto sulle esperienze lavorative maturate negli anni successivi (e talvolta precedenti) all’ottenimento del titolo. Questo significa il semplice possesso di una laurea senza nessuna esperienza lavorativa rilevante difficilmente risulta nell’ottenimento del riconoscimento della propria professione. In Australia ci si riferisce al processo appena descritto come Skills Assessment e quando questo va a buon fine si parla di ‘Positive Skills Assessment’.

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Gli obiettivi.

Generalmente gli obiettivi che spingono ci spingono ad agire nei confronti dei nostri titoli di studio sono:
  • Educativi: ammissione ad un corso di Laurea o a corsi professionali
    Quando, ad esempio, si ha bisogno che un ateneo o college Australiano riconosca il nostro titolo di studio per ammetterci ad un altro corso di studi.
    Le Università australiane si accontentano di titoli originali emessi in lingua inglese (come il Diploma di Maturità o i Diploma Supplement) o, in assenza di questi, di traduzioni certificate.
  • Lavorativi: ottenere un impiego desiderato.
    Nella maggior parte dei casi, quello che si vuole ottenere nelle prime fasi della propria esperienza in Australia, è che un employer Australiano sia in grado di capire che cosa si è studiato. Esempio semplice: si è appena ottenuto una laurea specialistica in biologia marina e ci preme che chi riceve la nostra email con la candidatura sia in grado di capire che le materie studiate all’Università coincidono con le conoscenze richieste per quella posizione. In questo caso, la semplice traduzione rappresenta una soluzione cost-effective, perchè potrebbe essere gratuita o molto economica e comunque essere sufficiente per la propria situazione.Tuttavia, a volte si vuole garantire al titolare che la propria figura professionale sia equiparabile agli standard del mercato del lavoro Australiano (stilati e classificati dall’ente govenativo ANZSCO – Australia and New Zealand Standard Classification of the Occupations). Esempio semplice: è facile trovare CV con anni e anni di millantata esperienza manageriale nel settore vendite. Non di rado il titolare scopre, con disappunto, che qudsta sia in realtà più o meno saltuaria e che sia più operativa che manageriale. In questo caso, un modo per garantire l’autenticitá non solo del titolo di studio ma anche delle relative esperienze lavorative è quella di inserire nella propria candidarura un riconoscimento, ossia uno Skills Assessment positivo (che nel caso dei managers nel settore vendite viene emesso dall’Institute for Managers and Leaders).L’inclusione del riconoscimento della propria professione in una candidatura lavorativa diventa invece una necessità più che una scelta quando il lavoro desiderato può essere esercitato in Australia se in presenza del riconoscimento o di un’abilitazione da parte di un’Assessing Authority. È il caso di molte professioni mediche: un esempio su tutti è quello relativo ai possessori di laurea infermieristica, i quali possono lavorare in Australia solo dopo aver ottenuto il riconoscimento completo della loro professione (nonchè di un’esame di stato).In sintesi, se l’obiettivo è semplicemente quello di lavorare in Australia, ha senso procedere con una pratica intensa come il riconoscimento della propria professione solo  se questo risulta davvero necessario.

Conversione laurea a scopo migratorio: rimanere in Australia a lungo termine. 
La conversione dei titoli studio è, nella maggior parte dei casi, una fase parte di una strategia con fini di migrazione permanente. Infatti, tutti i programmi migratori di tipo indipendente (detti anche Skilled Visa) hanno come requisito d’accesso proprio l’ottenimento del riconoscimento della professione (Skills Assessment positivo). Prima abbiamo visto che se si vuole semplicemente lavorare in Australia, per professioni meno complesse non vale la pena cimentarsi con il processo di riconoscimento della professione. Facciamo un esempio: il parrucchiere. Essendo pratici della professione, non è complesso ottenere un posto di lavoro come parrucchiere in Australia senza riconoscimento; questo diventa però fondamentale per ottenere la residenza permanente tramite programma migratorio indipendente come il visto Skilled Nominated Subclass 190, per il quale serve il riconoscimento dell’Assessing Authority Trade Recognition Australia.

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Riconoscimento titoli per applicare visto 186

Non solo i programmi migratori indipendenti, ma anche alcuni programmi di migrazione permanente tramite nomina del datore di lavoro richiedono riconoscimento della propria professione: è il caso della Subclass 186 – Direct Entry Stream (tramite la quale si può ottenere residenza permanente tramite employer ma senza vincoli di lungo termine con esso) o anche il caso della Subclass 494 Regional Employer Sponsored (che consente sponsor nelle aree regionali per mansioni non disponibili in aree urbane).

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Riconoscimento Skill Level 4-5

Infine, il riconoscimento della professione diventa importante per professioni che figurano tra le meno complesse (Skill Level 4-5) come il barista il floor supervisor o l’estetista, quando questi programmi sono compatibili con la residenza permanente tramite dei particolari accordi tra territori regionali e governo federale: i cosiddetti DAMA Agreements.

Esempio: le estetiste possono ottenere visti permanenti a Cairns grazie alle provisioni del DAMA Agreement Far North Queensland, ma solo previo riconoscimento di Trade Recognition Australia della professione.

Laurea in infermieristica riconosciuta in Australia

In rari casi è possibile che l’esperienza lavorativa non sia necessaria per ottenere un riconoscimento della propria professione. Esempi ne sono alcune lauree (come infermieristica o insegnamento, per citarne due) se queste sono state conseguite in Australia o in un ordinamento compatibile come Regno Unito, Nuova Zelanda o Canada. La laurea infermieristica ottenuta in Inghilterra per esempio è riconosciuta in Australia molto più semplicemente di quella Italiana. Anche figure che non necessitano di titolo universitario come il Community Worker possono essere incluse in programmi migratori permanenti come il visto 190 in New South Wales ed ottenere riconoscimento con un semplice Diploma of Community Services purchè questo sia stato accreditato dall’Assessing Authority ACWA.

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Riconoscimento della professione. Si, ma quale?

Un problema non poco comune è quello di identificare la professione per la quale richiedere il riconoscimento. Questo perché ogni titolo di studio può essere associato a diverse posizioni lavorative e dare come esito un riconoscimenti diverso. Il problema di fondo è che posizioni anche molto simili possono avere accesso a programmi migratori molto differenti (alcuni che danno la possibilitá di residenza permanente, mentre altri no, o non ovunque) Facciamo un esempio semplice: la laurea in Marketing e Comunicazione.
Sulla base di quelle che sono le eperienze lavorative maturate dopo l’ottenimento del titolo, si può ottenere riconoscimento come:
  • Laurea in Marketing + 1 anno o più di esperienza nel marketing: riconoscimento possibile come Marketing Specialist 
  • Laurea in Marketing + 1 anno o più di esperienza nel settore pubblicitario: riconoscimento possibile come Advertising Specialist 
  • Laurea in Marketing + 1 anno o più di esperienza maanageriale nel settore pubblicitario: riconoscimento possibile come Advertising Manager 
  • Laurea in Marketing + 1 anno o più di esperienza maanageriale nel settore vendite: riconoscimento possibile come Sales and Marketing Manager 
  • Laurea in Marketing + 3 anni di esperienza in un campo non relativo al marketing come esperienza manageriale nel customer service: riconoscimento possibile come Sales and Costumer Service Manager 
  • Laurea in Marketing + 3 anni di esperienza in un campo non relativo al marketing come esperienza nell’analisi di dati relativi al business: riconoscimento possibile come Business Analyst 
Ora, tutte queste professioni hanno programmi migratori diversi.
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Laurea in ingegneria riconosciuta in Australia?

Un caso contrario invece riguarda professione dell’ingegnere. Torniamo agli esempi: la laurea italiana ingegneria meccanica è riconosciuta in Australia, ma poi l’Assessing Authority deve trovare una corrispondenza tra la specializzazione della laurea e il campo di applicazione delle esperienze lavorative.
Esistono lauree non riconoscibili? 
Tecnicamente parlando, no, perchè avere una Laurea significa poter mostrare al governo Australiano di rientrare nella cosiddetta ‘Skill Level 1’, ossia, la categoria delle persone laureate. Tuttavia, esistono lauree meno spendibili, come quelle che si occupano nello specifico di ordinamenti giuridici estranei a quello Australiano.

Posso far riconoscere la laurea in giurisprudenza?

La laurea in giurisprudenza ad esempio, se ottenuta in Italia, si specializza in leggi che non sono utilizzabili o valide nell’ordinamento Australiano. Dunque, utilizzarla per un riconoscimento come Lawyer o Sollicitor (avvocato) non è possibile, ma ciò non vuol dire che non sia spendibile. Sarebbe infatti possibile utilizzarla per essere ammessi ad un Master of Law oppure per associarla a tre anni di esperienza in determinate mansioni come ad esempio esperienza in marketing, darebbero comunque esito positivo per un riconoscimento come Marketing specialist (che non sarebbe possibile senza Laurea). Ovviamente, a differenza di chi ha una laurea in Marketing, con una laurea in legge gli anni di esperienza per otenere un riconoscimento come Marketing specialist devono essere tre e non uno, perchè la laurea non viene riconosciuta dall’Assessing Authority come ‘Highly Relevant’.
Morale della favola: non esistono lauree non-riconoscibili, ma solo alcune meno spendibili.
L’articolo è lungo, potrebbe continuare ancora, ma si ferma qui. Se ti senti perso, è normale: non è facile avere una visione complessiva della situazione, e nonostante il tentativo di fare ordine, un articolo lo può fare solo fino ad un certo punto.
Quello che può aiutarti a fare ordine è mettere al centro dell’analisi le tue circostanze specifiche (profilo professionale, storia di immigrazione, età, livello di inglese, posizione geografica etc) ed ottenere un migration plan! Questo è quello che facciamo durante il corso di una consulenza!

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