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Pubblicato programma per le riforme del sistema di immigrazione, ecco i punti chiave

Sono passati quasi 12 mesi dalla vittoria delle elezioni che hanno visto il governo laborista insediarsi al governo guidati dal primo ministro Anthony Albanese. Per la prima volta nella storia d’Australia il Ministero dell’Immigrazione è stato diviso su due uffici. Uno è quello dell’onorevole Claire O’Neil, a capo dell’intero ministero degli affari interni(Department of Home Affairs) che in Australia gestisce le operazioni del sistema migratorio. Ad Andrew Giles, invece, è stata assegnata la carica più specifica di Ministro dell’Immigrazione. Dopo essersi dedicati nella prima parte del loro mandato alla riduzione dell’alta mole visti in attesa di esito, queste due cariche hanno recentemente annunciato le prime misure di portata pratica: l’innalzamento della soglia minima per chi verrà sponsorizzato a partire dal primo luglio 2023 e l’introduzione, prima della fine del 2023, di una ‘pathway’ che consenta a tutti i titolari di visto TSS 482 (a prescindere che essi si trovino sulla lista Short o Medium Long) di ottenere la residenza permamente.
Tuttavia, in un report di circa 200 pagine pubblicato il 26 Aprile 2023, il governo spiega nel dettaglio il programma per il resto del mandato.
Analizziamone i punti salienti, tenendo conto che si tratta di un ‘programma’ ossia di un’intenzione del potere esecutivo (il Governo) che dovrà trovare riscontro nel parlamento:

Riforma del sistema del punteggio per gli Skilled Visas

Non vengono aggiunti particolari dettagli ma viene specificato che l’intenzione è quella di non premiare solo coloro che possono contribuire nell’immediato, ma anche i migranti con alto ‘capitale umano‘ che possono contribuire nel lungo termine

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Semplificazione del Global Talent Visa

Questo programma è da tempo oggetto di critiche in quanto due applicazioni simili possono non avere uno stesso risultato, ed i criteri risultano poco oggettivi. L’idea è quella di rendere i requisiti più chiari per chi desidera applicare e ridurre il numero di persone che ‘si illudono‘.

Rimozione del Labor Market Testing per gli Sponsor

Semplificando al massimo, oggi oltre ad uno ‘stipendio minimo‘ per chi viene sponsorizzato (TSMIT), è anche necessario dimostrare che lo stipendio offerto non stia localmente avendo un impatto al ribasso sugli stipendi offerti alla popolazione locale (tramite, appunto, una ricerca definita Labor Market Testing). La combinazione di questi due requisiti va a rendere il processo complesso e più lungo (impone un minimo di 28 giorni per l’applicazione di uno sponsor) e dunque il governo sembra star puntando sulla TSMIT e lascerà andare il requisito del Labor Market Testing

Innalzamento della Temporary Skilled Migration Income Threshold Raised (TSMIT)

Come spiegato al punto precedente, per TSMIT si intende uno stipendio minimo per chiunque venga sponsorizzato.
Nonostante le forti pressioni per alzare questa soglia a AUD $90,000, il governo ha per ora innalzato la soglia ad AUD $70,000.

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Estensione del periodo in cui è possibile trovare un nuovo sponsor se il rapporto di lavoro termina

Al momento i titolari di un visto TSS 482 hanno 60 giorni di tempo per trovare un nuovo sponsor nel momento in cui il loro di rapporto termina (per chiusura, licenziamento o dimissioni). Il Dipartimento ha intenzione di estendere questo periodo a sei mesi, ed inoltre di non vincolarlo alla specifica posizione ma piuttosto ad una ‘job family’.

Istituzione di un registro per ‘bannare‘ i business che infrangono condizioni dal poter sponsorizzare

Non ci sono grossi dettagli ma l’idea è quella di impedire a business che non si attengono alle leggi di poter sponsorizzare in futuro

Tasse per sponsor (Skill Australia Fund) diventano mensili e non pagate in anticipo.

Nel momento in cui uno sponsor vuole applicare per un visto TSS 482 è tenuto a pagare in anticipo $1200 per ogni anno di sponsor. Facciamo l’esempio di uno Chef: quando questo è sponsorizzato per un periodo di 4 anni, il ristorante è tenuto a pagare immediatamente $4,800 + le tasse di nomination e di ottenimento della licenza per sponsorizzare (Standard Business sponsorship). Questo non solo rappresenta un forte onere, ma espone anche al rischio di perdere questi soldi nel caso in cui l’applicante decida di cambiare piani. Dunque, il governo intende dividere questa cifra in rate mensili.

Limitazione del Working Holiday Visa Program ad un solo anno

Eh si, questa un po’ spaventa. Secondo una commissione parlamentare Australiana finalizzata ad identificare le cause della crescente disoccupazione giovanile, viene indicata la preferenza degli employers per manodopera più economica proveniente dall’estero. Il governo chiederà dunque al parlamento di considerare l’idea di limitare il periodo massimo del Working Holiday Visa ad un solo anno in modo che l’unico scopo sia quello di favorire lo scambio culturale ma non quello di fornire opzioni lavorative non regolate (letteralmente ‘does not operate to tie migration outcomes to the performance of work’).

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Introduzione di una lotteria in stile Stati Uniti per i genitori dei cittadini Australiani

Gli studi riportati hanno considerato non solo USA, ma anche Canada e Nuova Zelanda come contesti in cui la lotteria è risultata una soluzione migliore nel gestire alti volumi di applicazioni. In generale, sono stati ribaditi i limiti degli attuali parent visas.

Student Visa: riformare il sistema di ore lavorative limitate

Il report chiarifica che la decisione di riportare il limite a 48 ore ogni due settimane è stata una misura scelta per imporre un focus sull’educazione.
Tuttavia, il report sottolinea che questo ha anche un effetto di ‘creare vulnerabilità in studenti che sono propensi a lavorare per più ore’ e di scoraggiare i datori di lavoro. Il Panel ammette che il programma Student Visa rappresenta un valore non solo importante, ma anche in costante crescita per l’economia Australiana. Dunque, il report ammette che bisognerà discutere questo aspetto in quanto da un lato il limite delle ore rappresenta un limite per l’economia Australiana e per sbloccare il potenziale degli studenti internazionali, dall’altro, senza il limite, si rischia invece di creare visti lavorativi senza imposizioni minime di stipendio (e dunque portare a sfruttamento).

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Fattore economico considerato come criterio di genuinità negli Student Visa

Se da un lato il governo ammette che la regola del limite delle ore dovrà venire ridiscussa, dall’altra specifica che l’intenzione è quella di evitare persone che usino il programma solo per ‘acquisire diritti lavorativi‘ senza vere intenzioni di studio. Un focus particolare (in negativo) sarà dunque adottato per quelle persone che vogliono entrare in Australia spendendo il meno possibile (in quanto verrà considerato un calcolo per entrare nel mondo del lavoro con la spesa minore possibile).

Ricordate, si tratta di un programma. Senza dubbio questa è la direzione che il governo porterà avanti.
Non è detto però, che ulteriori discussioni parlamentari o interventi degli economisti diano poi effetto a misure diverse.
Come sempre per tutte le info scriveteci a infopoint@atlasmigration.com!

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