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Mercato del lavoro Australiano

Per trattare in maniera completa il tema del ‘lavoro in Australia’ sarebbe necessario tanto spazio da esaurire lo spazio sui server che ospitano il nostro sito. Quello che possiamo, nei limiti del possibile, è riassumere qui le caratteristiche principali del mercato del lavoro Australiano e snocciolare una serie di consigli per chi cerca per la prima volta impiego ‘down-under’ o ha intenzione di cercarne uno nuovo.

Si giunge in Australia per tutta una serie di diversi motivi: turistici, di studio, lavorativi, di ricerca, per visitare amici e parenti, per cambiare vita. Alcune persone partono giá con la consapevolezza, mentre altri la acquisiscono una volta arrivati, che il mercato del lavoro Australiano offre delle caratteristiche molto apprezzabili, che vanno però precisate per non cadere nei ‘falsi miti’:

Stipendi più alti.

É sicuramente vero che gli stipendi in Australia sono tra i più alti del mondo. Proprio a causa dell’alto costo della manodopera infatti l’Australia ha perso l’industria automobilistica nazionale, cosa che non è ad esempio accaduta in Italia. Da aggiungere che in confronti reggono fino ad un certo punto, dato che poi bisogna fare una proporzione tra stipendi e costo della vita, e anche questi risultano più alti in Australia. Tirando le somme, é corretto ma non completo dire che gli stipendi sono più alti, piuttosto, riassume bene sostenere che nel complesso il rapporto stipendi/costi è più favorevole rispetto all’Europa, a causa della minore saturazione e competizione.

Mercato meno competitivo.

Questo aspetto varia poi di settore in settore, ma in linea generale la natura di isola rende più facile il controllo delle frontiere e quindi la corsa al ribasso degli stipendi che deriva dalla competizione. Al contrario, si sono formate tutta una serie di carenze che il dipartimento appunto cerca di colmare con programmi migratori. Una delle caratteristiche per le quali il mercato del lavoro Australiano è molto ambito, è appunto che il suo livello di saturazione è abbastanza basso da consentire a persone qualificate di potersi mettere in gioco, possibilità che a volte non si materializza.

Ambiente più attento al bilanciamento lavoro-vita.

Senza voler sostenere che si lavori di meno, perché non si tratta di questo, é facile che si noti che la ricchezza generale dell’Australia si riflette poi nella mentalità manageriali ed organizzative. Le giornate lavorative tendono ad essere meno lunghe, e si cerca di promuovere una visione a lungo termine dei rapporti lavorativi, ed evitare ambienti tossici che premiano solo produttività e profitti. Negli ambienti lavorativi Australiani si preferisce assumere una persona in più in fase di supporto, e si è molto attenti a mantenere un ambiente produttivo e sereno. Questo aspetto è quello che mette in difficoltà molti managers in Australia, abituati a dover rendere conto solo in termini di numeri mentre ‘down-under’ la performance è valutata anche in base ai costi umani. Chiaramente, si tratta di un resoconto generale, ci sono tantissime aziende private o a maggioranza culturale di una specifica regione del mondo in cui la mentalità prevalente potrebbe risultare diversa.

Lavorare in Australia, dunque, non ci dispiace per nulla. Quello che dobbiamo sapere è che per i non cittadini, un vero problema é rappresentato dal visto. Il mercato del lavoro per chi ha un visto permanente o la cittadinanza è vantaggioso e facile da approcciare. In mancanza di esso però, è importante dotarsi quantomeno di un visto che conferisca ‘working rights’, ossia il permesso di lavorare. Sono da escludere dunque i visti turistici, che non consentono di esercitare attività lavorative. La morsa del governo sui ‘turisti in nero’ è sempre più stretta e l’identificazione di questi casi tipo è uno degli obiettivi ATO per il 2021.

Working Holiday Visa

Il Working Holiday Visa è un visto eccezionalmente vantaggioso perchè consente di ottenere dagli uno ai tre anni di diritti lavorativi full time senza requisiti difficili da soddisfare. Almeno il primo WHV, infatti, richiede solo il ritrovarsi in una determinata fascia d’età (18-30 anni), non essere in Australia, non aver già avuto questo visto ed avere un passaporto compatibile. Per i secondi e terzi anni invece è necessario un periodo di lavoro in area regionale, ma si tratta di una scelta. Dunque, fantastica l’opportunità di un primo contatto con il mercato del lavoro Australiano e facile trovare in poco tempo lavori non troppo qualificati ma ben pagati. Più complicato invece trovare lavori specializzati. I motivi sono principalmente la natura temporanea di questo visto, che funge da deterrente per aziende che avrebbero bisogno di mesi per poter rendere il lavoratore operativo e poterci contare poco, anzi pochissimo se contiamo che questo visto viene rilasciato con una condizione che vieta il suo impiego con una stessa azienda per periodi più lunghi di sei mesi. In breve: grande visto, ma una volta in Australia bisogna poi studiare un piano in vista della sua fine.

Student Visa.

Lo Student Visa è un visto che, senza necessità di soddisfare requisiti stringenti che non siano l’iscrizione ad un corso di studi, consente di poter lavorare durante il periodo, a differenza di altri contesti come quello statunitense, ad esempio, dove lavorare per lo studente è molto difficile. Questo diritto però, è conferito in maniera limitata a 40 ore lavorative ogni due settimane. Questa particolarità lo ha reso il visto più discusso e criticato del sistema di immigrazione Australiano. Sicuramente si tratta di un indiscutibile vantaggio poter lavorare mentre si segue un corso, anche in virtù del fatto che é costruttivo poter imparare ed applicare dei concetti allo stesso momento. Tuttavia, la realtà é che i corsi possono costare dai $3,500 ai $50,000 annui. I diritti lavorativi di chi studia una laurea in medicina dal costo di $200,000, poco facilmente troverà utili i diritti lavorativi concessi per ripagarsi il corso (per loro è più utile il visto Post Graduate). Al contrario, chi è iscritto in un corso gestionale molto economico è in grado di studiare e tenere un tenore di vita di un livello soddisfacente. Senza entrare in questioni etiche, soggettive o delicate, che lo Student Visa rappresenti a differenza di altre nazioni un’opzione vantaggiosa in virtù dei dirtti lavorativi concessi, è un fatto risaputo ed esplicitamente voluto dai legislatori quando hanno deciso di promuovere l’Australia come destinazione di studio internazionale e attrarre studenti a danni di altre economie competitor come Canada, USA e Regno Unito.

Visti sponsor.

Sono appositamente pensati per le necessità del lavoratore, ma richiedono ad esso di soddisfare requisiti ben stringenti, come il trovare un datore di lavoro che si voglia impegnare economicamente nei nostri confronti, un livello di lingua relativamente elevato ed la presenza della propria professione nella Skilled Occupation List, nonché prove di avere qualifiche ed esperienza lavorativa in tale professione.

Ora sai sicuramente di più del mercato del lavoro Australiano, ma é tempo di consigli pratici, perchè non leggi uno di questi approfondimenti?

  • Resume / CV Australiano
  • Ricerca del lavoro: consigli pratici

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